Nuovo braccio di ferro politico e legale, questa volta è Antonio Borrini, consigliere comunale di Settimo Torinese, che vuole portare in Tribunale Mimmo Carretta, coordinatore di Torino del PD.
Anche questa volta la presunta diffamazione arriva mezzo social network. Carretta, nonostante l’alta carica che rappresenta in contesto politico ed istituzionale, usa termini volgari contro il consigliere comunale Antonio Borrini. Ha condiviso il post del sovranista di Settimo, mettendolo alla gogna. Secondo Borrini anche manipolando il significato a proprio piacimento.
Il “casus belli” sono state le prime proteste contro il lockdown di Napoli, dove il popolo napoletano scese in massa in piazza, dando il “via” a tantissime manifestazioni in tutta Italia. Anche a Torino.
“Una gratuita aggressione al Consigliere Borrini” secondo l’accusa “che aveva connotati squisitamente politici ed in particolare di vicinanza al popolo napoletano per le restrizioni”.
Arnone Studio Legale, specializzato in diffamazione a mezzo stampa, è lo studio legale scelto da Borrini. Secondo lo studio attaccare la “mamma” e dare dell’imbecille al figlio è un’offesa alle “qualità morali e intellettuali dei soggetti criticati”, che travalica i confini della critica politica.
Ad aggravare la situazione è che questo post ha “mosso” i followers di Carretta, creando una serie di attacchi gratuiti al Consigliere Borrini. Carretta è anche “accusato” di non essere intervenuto in nessun modo contro le minacce e offese al consigliere di Settimo Torinese da parte degli “amici social”.
Antonio Borrini ha specificato più volte di non aver mai voluto attaccare le forze dell’ordine. Nonostante questo ha dato sostegno alle “legittime manifestazioni contro nuovi lockdown”, sempre condannando ogni atto di violenza.
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