Per l’Avvocato difensore dell’imputato il controesame della persona offesa é un passaggio fondamentale del processo penale. Riportiamo 10 domande di controesame dai noi condotte in altrettanti processi per ribaltare la dinamica vittima-imputato e ottenere l’assoluzione.
- Stalking (art. 612-bis c.p.)
- Ha continuato a scrivere all’imputato anche dopo la denuncia: chi è che perseguita chi, esattamente?
- Se aveva paura, perché ha chiesto di incontrarlo ancora “per chiarire”?
- Lo ha mai provocato pubblicamente sui social dopo la rottura?
- Quanti messaggi ha ricevuto senza mai bloccare il numero?
- È vero che lo ha seguito nei locali?
- Ha mai detto: “Così capisce cosa vuol dire essere ignorati”?
- Ha mai ricevuto cure mediche o psicologiche? No? Dov’è il “grave e perdurante stato d’ansia”?
- Ha mai registrato le conversazioni? Perché, se non era sua intenzione denunciarlo da subito?
- Perché ha cancellato i messaggi in cui lo cercava lei?
- È davvero stalking o è la frustrazione per non essere più il centro della sua attenzione?
- Violenza sessuale (art. 609-bis c.p.)
- Lei dice “non volevo”, ma ha mai detto “no”?
- È andata via da sola dopo? Senza chiedere aiuto? Perché?
- Ha continuato a scrivergli dopo il presunto fatto?
- Ha chiesto un risarcimento economico prima del processo penale?
- Ha raccontato tutto solo dopo che l’imputato ha iniziato una nuova relazione?
- Sa che la sua descrizione è quasi identica a una scena di una serie TV?
- Perché non ci sono lesioni, né segni, né testimoni?
- È vero che ha detto “non volevo che finisse così”?
- Ha pubblicato foto sorridente poche ore dopo il presunto fatto?
- È convinta che la giustizia penale sia un luogo per riscrivere storie d’amore finite male?
- Maltrattamenti in famiglia (art. 572 c.p.)
- Ha sporto denuncia dopo anni. Perché proprio ora che lui ha una nuova compagna?
- Ha mai aggredito verbalmente o fisicamente l’imputato?
- I suoi figli hanno mai assistito alle presunte “umiliazioni”? Hanno testimoniato?
- Ha mai registrato, scritto o documentato gli episodi? No?
- Perché lo ha sempre difeso davanti agli amici e parenti?
- È vero che lo minacciava: “se mi lasci, ti rovino”?
- È rimasta nella casa coniugale anche dopo: dov’è il timore?
- È vero che ha usato i figli come leva per ottenere soldi?
- Ha mai chiesto una separazione? Mai. Quindi stava male ma restava. Perché?
- Sta usando la denuncia come scorciatoia in una causa civile?
- Estorsione (art. 629 c.p.)
- Ha ricevuto denaro dall’imputato? Con bonifico? Senza mai denunciarlo prima?
- Dice “mi ha minacciato”: ha testimoni? Audio? Prove?
- È vero che in passato ha fatto denunce simili, poi archiviate?
- Perché ha accettato altri soldi dopo la prima “minaccia”?
- Dice di aver avuto paura. Perché allora ha continuato a scrivergli in tono amichevole?
- Chi l’ha consigliata di denunciare proprio ora? Un avvocato civilista?
- È stato il primo episodio in cui l’imputato le ha chiesto qualcosa?
- Non ha mai pensato di andare dai Carabinieri subito? Perché ha aspettato settimane?
- È vero che l’imputato ha iniziato a chiederle indietro dei soldi prima della querela?
- Sta usando l’estorsione come reazione per non restituire nulla?
- Lesioni personali (art. 582 c.p.)
- Ha documentazione medica o solo “certificato del pronto soccorso”?
- Perché è tornato/a sul luogo dell’aggressione pochi giorni dopo?
- Ha provocato l’imputato? Ha usato toni minacciosi?
- È vero che ha già avuto altri episodi di conflitto con altre persone?
- Ha mai alzato le mani per primo/a?
- Ci sono testimoni terzi? O è solo la sua parola contro la sua?
- Ha chiesto un risarcimento economico immediatamente?
- Ha usato la presunta lesione in altri procedimenti (es. civile)?
- Il suo certificato parla di 7 giorni: sa che non si denuncia una lite per un graffio?
- È davvero lesione o è una scusa per ottenere qualcosa?